Passano i giorni con il Roomba e i miei comportamenti nei confronti del robottinoaspirapolverechesembrauncane diventano sempre più simili a quelli di una padrona di chiuaua.
L'altro giorno l'ho lasciato a pulire la sala e l'anticamera mentre io ero al lavoro. Torno per l'ora di pranzo e trovo mio figlio sparanzato sul divano, la cuccia ricarica roomba vuota e nessuna sua traccia. "Dov'è?" chiedo a mio figlio con aria indagatrice, come di una che lo rimprovera per non aver accudito il cucciolo.
Cerco sotto le sedie e i mobili: niente. Poi vedo la porta del corridoio aperta quando avrebbe dovuto essere chiusa e mi viene un dubbio. Entro, mi guardo intorno e vedo il roomba sfinito sul tappeto del bagno, dopo avere srotolato e sbranato tutta la carta igienica. Aveva aperto la porta, non si sa come, e aveva cominciato ad andare in giro per la casa in cerca di guai.
Peggio di un cucciolo di cane lasciato in casa da solo: tutta la carta per aria, lui con le spazzole squinternate e la carica a terra, completamente da ripulire.
Lì per lì volevo gridargli "Brutto! non si fa!". Ma poi ho pensato che avrei urlato a un'aspirapolvere, e ho deciso di soprassedere.
giovedì 22 ottobre 2009
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